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  • Immagine del redattoreDott.ssa Eleonora Damiani

"10 anni di Sex and the city 2: la coppia come via possibile per riconoscere l'irrepetibilità di sè

"Mentre i film possono essere meravigliosi in bianco e nero, quando si tratta dei rapporti c'è un'intera gamma di colori e opzioni da esplorare."

A 10 anni dall'uscita del film "Sex and the city 2", attualmente nel catalogo della piattaforma Netflix, le parole qui riportate di Carrie, la protagonista, regalano ancora un ricco spunto di riflessione. Quante volte infatti l'essere preda del nostro stesso giudizio e dunque dei binomi buono/cattivo, giusto/ingiusto, bello/brutto, non ci permette di vivere le relazioni come riteniamo sia meglio per noi?

Più volte durante il film, Carrie si domanda se le amiche approveranno o meno il suo modo di vivere la relazione con il marito, facendo entrare in campo il giudizio e mettendo in secondo piano rispetto a questo i propri bisogni e quelli del suo partner.

C'è un modo giusto o sbagliato di esistere all'interno della coppia? La mia risposta è no. Ogni relazione è unica e viene costruita passo passo insieme dagli individui che vi sono dentro. La relazione di coppia, in particolare, viene considerata terapeutica, poichè entrambi i partner hanno l'occasione di vedere nell'altro quello che non amano di sè, tanto da non riuscirselo nemmeno a riconoscere. Ciò che ci è troppo vicino a volte è molto difficile da notare, eppure riconoscere nell'altro delle parti che non amiamo di noi, ci aiuterebbe ad accettarci e ad accettare chi abbiamo davanti per quello che è.

Il partner può divenire il mezzo, e noi per lui, di maturare, scoprendo sempre di più se stessi e il modo tramite cui preferiremmo stare non solo nella vita di coppia, ma anche negli altri rapporti. Questa particolare relazione può essere un allenamento continuo dell'espressione dei propri bisogni, silenziando poco alla volta la voce giudicante che abbiamo interiorizzato delle figure per noi più significative e a cui ancora oggi permettiamo di risuonare quando il nostro vero Io ci chiede di prenderci la responsabilità di vivere esperienze e relazioni nel modo che ognuno di noi reputa più produttivo per sè, nell'ascolto dei propri bisogni e di quelli dell'altro.

Il lavoro sulla relazione di coppia, dunque, diventa un'opportunità di scoprire la ricchezza di "colori e opzioni", come le chiama Carrie, che dipingono e rendono irripetibile ogni rapporto, in quanto combinazione di caratteristiche individuali uniche.

Pertanto perchè fermarsi ad una visione di "bianco" o "nero", che permette al giudizio di predominare, quando ci sono meravigliosi colori ancora mai osservati ed esperiti da poter vivere insieme al proprio partner e che ci parlano di noi stessi?

Forse con questa consapevolezza ci potremo permettere, come Carrie, di guardare comodamente un film sul divano con l'abito da sera, accettando che l'altro stia in pigiama o come Mr. Big di condividere il divano con una donna in lungo, pur senza indossare la camicia.


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